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5 Novembre, 2020     6 min read

Da quanto tempo è sullo scaffale? 8 sintomi che indicano che la vostra tecnologia per lo sviluppo di prodotti per il commercio alimentare ha superato la data di scadenza

In nessun altro settore l’espressione “il tempo è denaro” è più azzeccata e l’efficienza è più importante che nell’industria alimentare e delle bevande. Non solo i commercianti al dettaglio di alimenti lottano contro il tempo per rispettare le scadenze stagionali, cavalcare le mode alimentari più in voga e capitalizzare eventi imprevisti e sporadici, ma i prodotti da loro venduti hanno, per natura, una scadenza.

Lavorare in modo efficiente e collaborativo a ritmi sempre elevati è fondamentale per avere piena padronanza del settore e sostenere la crescita del commercio alimentare. Per questo motivo molti marchi sfruttano la potenza della tecnologia PLM (Product Lifecycle Management) di Centric Software®, che offre soluzioni innovative progettate per aumentare l’efficienza di tutti i team, dal merchandising agli acquisti, dalla R&D allo sviluppo prodotto, dagli approvvigionamenti alla qualità, dalla conformità a tutte le altre funzioni, con l’obiettivo di ridurre i costi, aumentare i margini di profitto, ottimizzare gli assortimenti e favorire il successo e la crescita dei prodotti private label.

Ecco otto segnali che indicano la necessità di una revisione tecnologica, spiegando come il PLM per il settore alimentare possa dare una spinta immediata alla trasformazione digitale del commercio al dettaglio.

1. Il time-to-market procede a passo di lumaca.

Le vendite di alcuni prodotti di una categoria merceologica sono lente e state registrando un calo delle vendite mentre aumentano sempre più i costi, per non parlare del fatto che, ogni giorno che passa, i prodotti si avvicinano alla data di scadenza. Ma qual è il collo di bottiglia? Beh, è difficile dirlo, non avendo una visione completa del ciclo di sviluppo dei prodotti. L’unica cosa certa è che nessuno ammetterà mai che il collo di bottiglia è il suo team. È giunta l’ora di fare qualcosa. Il PLM per il commercio alimentare e delle bevande offre piena visibilità sul ciclo di vita del prodotto, individuando flussi di lavoro lunghi e inefficaci e aiutando i team a diventare più efficienti; tutto questo si traduce in un time-to-market più veloce e assortimenti ottimizzati, massimizzando il prezzo per metro quadrato.

2. Se faccio un passo indietro e osservo con maggiore attenzione, tutto questo ha senso, vero?

Chiariamo una cosa: la pianificazione degli assortimenti e la gestione dell’inventario sono attività complesse e gestire tutti i codici (SKU) e i dati esistenti è praticamente impossibile con centinaia di fogli di calcolo o soluzioni tecnologiche disparate. L’assenza di visibilità fa sì che ovunque vi siano linee di prodotti sovrastoccate o sottostoccate e che carenze e sprechi di inventario siano ai massimi storici, bruciando enormi profitti… una situazione di caos e un chiaro segnale di cambiamento. Il PLM per il commercio alimentare consente una gestione completa dei flussi di lavoro e dei processi per ridurre i tempi di ciclo dello sviluppo, in modo che i prodotti mantengano la loro freschezza più a lungo, riducendo le carenze di magazzino e garantendo una visibilità sugli assortimenti che crea un mix di prodotti più redditizio, con prodotti di marca e private label, per ottimizzare ciò che viene venduto e dove viene venduto.

3. Se i margini di prodotto si riducono, cominceremo a perdere soldi.

Dopo aver sommato tutti i costi legati a errori dovuti a disorganizzazione dei dati, duplicazione delle attività, time-to-market lento e le perdite da carenza di inventario, i margini di prodotto risultano pressoché inesistenti. Non potete continuare ad abbassare i prezzi per contrastare la concorrenza dei discount e del commercio online e cominciate a chiedervi se non esista un modo più semplice ed efficiente di gestire le vostre attività operative? Avete ragione: questo è un sintomo evidente che è ora di riorganizzare l’attività e che esiste un modo migliore di operare. L’utilizzo del PLM per il commercio alimentare consentirà di centralizzare tutti i dati di prodotto in un unico spazio digitale e di gestire flussi di lavoro, stimare costi e snellire le comunicazioni con i fornitori per ridurre i costi operativi superflui e aumentare i margini.

4. “Lancio di prodotto” e “successo” raramente si trovano nella stessa frase.

Esistono poche cose più sgradevoli che impiegare settimane o mesi di lavoro per portare sul mercato un nuovo prodotto private label e mancare completamente gli obiettivi di vendita. Le previsioni iniziali erano sbagliate? La pianificazione del merchandising era fuori bersaglio? Eravate sicuri che sarebbe stato un grande successo, ma la realtà è che potete solo tirare a indovinare. Superate le incertezze e migliorate i processi decisionali con Centric Food and Beverage PLM Merchandise Planning, grazie al quale potrete creare scenari ipotetici (what-if) per fissare obiettivi, tracciare l’avanzamento e ottimizzare la pianificazione dell’assortimento.

5. L’unico pacchetto di cui volete sentir parlare in questo momento è un pacchetto vacanza di lusso

Il packaging è un fattore completamente nuovo nella battaglia per lo sviluppo di prodotti private label. Raccapezzarsi nella marea di fogli di calcolo con le informazioni dei fornitori di packaging per trovare l’abbinamento migliore è roba da far rizzare i capelli. Non avevamo trovato un fornitore per fare questa confezione con un altro materiale? Aspetta, deve essere conforme alle normative locali, questo è conforme? Quando finalmente avete il rendering della confezione pronto per andare in produzione, scoprite che c’è stata una modifica sostanziale nelle informazioni nutrizionali e ora dovete aggiungere tutti questi dati alle istruzioni di lavorazione per correggere l’etichetta prima di mandarla fuori un’altra volta… non esattamente una tranquilla mattinata passata a spuntare la lista delle cose da fare. Il PLM per il commercio alimentare collega le informazioni del packaging direttamente alla scheda del prodotto per ridurre le dispendiose duplicazioni di lavoro. Il PLM aumenta inoltre l’efficienza del flusso di lavoro creando una libreria di packaging con caratteristiche/specifiche passate, materiali, dimensioni, slogan del marchio, informazioni di produzione, etichette nutrizionali e altro ancora. Inoltre, il PLM per il commercio di alimenti e bevande consente ai team di utilizzare modelli predefiniti per creare campioni di confezione e realizzare facilmente etichette in diverse lingue, conformi ai requisiti normativi locali, apportando automaticamente le modifiche al campione associato alle informazioni del packaging nel PLM.

6. Selezionare i fornitori è estenuante

Siete stanchi di vagare fra una miriade di confezioni e fornitori di prodotti ogni volta che dovete decidere chi scegliere per la fornitura? Chi era stato all’altezza l’ultima volta? Chi ha le tempistiche più veloci? Quali fornitori posso realizzare packaging completamente senza plastica? Non trovate più i fogli di calcolo informativi dei fornitori, ma siete sicuri di averli visti la settimana scorsa… Perché non sono salvati nella solita cartella? Scommetto che Brian li ha spostati… dove sarà adesso, io devo mandare la richiesta di preventivo entro oggi! È ora di fare le cose in modo diverso. Lavorando con il PLM per il commercio alimentare si snelliscono le attività di approvvigionamento e creazione di prodotti e packaging centralizzando tutti i dati di prodotti per eliminare fogli di calcolo, migliaia di e-mail e migliorare sensibilmente la comunicazione coi fornitori, oltre ad agevolare la creazione semplice e veloce di richieste di preventivi e risposte dai fornitori e a svolgere attività di ideazione e annotazione in un unico spazio digitale che contiene la scheda del prodotto e i template del packaging.

7. Trovare i dati di prodotto giusti è come cercare un ago in un pagliaio.

Quando si ha una gamma di prodotti di marca in continua evoluzione provenienti da diversi fornitori, ai quali si aggiungono prodotti private label, garantire in ogni momento la disponibilità di informazioni di prodotto corrette è una sorta di caccia al tesoro che coinvolge diversi team, dove ognuno ha una versione dei dati diversa sul proprio desktop. Dopo aver spulciato una quindicina di fogli di calcolo, si scopre che i dati più affidabili li ha Linda, che però è in vacanza per due settimane. Comincia così una serie infinita di e-mail ai fornitori per verificare quali siano le informazioni corrette… e i fornitori non trovano la cosa divertente. È ora di ripensare la gestione dei dati? Assolutamente. Bisogna aumentare l’efficienza della collaborazione fra team e fornitori raccogliendo tutti i dati in un’unica “fonte della verità” con un PLM per il settore alimentare e, nel contempo, mantenere la riservatezza dei dati.

8. È arrivata una telefonata dall’ufficio legale su un prodotto private label… Ops!

È un bel guaio: nella nuova formulazione di un prodotto è stato rilevato, senza che fosse indicato, un allergene che era stato eliminato dalla ricetta. Il fornitore che si occupa della produzione ha ricevuto una scheda con la formulazione errata. Si sta valutando di effettuare un richiamo su larga scala: brutta storia! Nessuno vorrebbe ritrovarsi in una situazione del genere. Per evitare danni alla reputazione e i relativi costi, è necessario garantire che l’azienda sia sempre allineata con le normative sulla conformità di alimenti e bevande, utilizzando una soluzione per condividere e tracciare le modifiche alle formulazioni. Il PLM per il settore alimentare consente di verificare la conformità qualitativa con una gestione integrata del processo e collegamenti diretti ai database di conformità, oltre a offrire piena visibilità su tutti i dati di prodotto per tracciare e implementare facilmente le modifiche normative, individuare i prodotti interessati e prendere decisioni rapide per applicare le nuove regolamentazioni, in modo da ridurre gli errori e avere la flessibilità necessaria per adattarsi velocemente a qualsiasi situazione.

 

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