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Rifornimento dell’inventario per commercianti di moda

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Avete problemi di inventario come eccedenze di scorte o rotture di stock? La pianificazione dei rifornimenti è una corsa a inseguimento? Marchi e commercianti di moda sono spesso esposti a numerose variabili, dai problemi della supply chain agli eventi di attualità. A questo si aggiunge il fatto che pochi settori del largo consumo si muovono con i ritmi frenetici della moda o sono influenzati da un numero paragonabile di fattori che generano pressione e imprevedibilità costante.

Eppure, è sorprendente vedere come molte aziende retail si lascino tuttora frenare da strumenti macchinosi, o addirittura siano prive di strumenti, per gestire le attività di merchandising, pricing e inventario. All’inizio del 2023, McKinsey ha pubblicato uno studio che mostra come l’IA generativa produca benefici per il settore della moda, citando esempi relativi al design, al marketing e alle vendite in cui l’intelligenza artificiale ha effettuato analisi e utilizzato l’apprendimento predittivo per produrre ogni genere di risultati, dal design degli indumenti all’ottimizzazione dell’inventario.

Se i team della tua azienda si affidano ancora all’istinto, all’intuito e ai fogli di calcolo, esistono opzioni più efficaci e intelligenti per sfruttare grandi quantità di dati. Gli strumenti IA consentono in tempi rapidi di creare previsioni della domanda affidabili per ottimizzare le allocazioni dei prodotti, riequilibrare le scorte e gestire l’inventario.

Analizziamo i concetti fondamentali…

Che cos’è il rifornimento dell’inventario?

Il rifornimento o ripristino dell’inventario è principalmente una questione di movimentazione di prodotti ed è un approccio sistemico che garantisce il mantenimento di livelli di scorte adeguati. Il processo consiste sostanzialmente nel trasferire prodotti dalle aree di stoccaggio agli spazi di vendita, acquistando al tempo stesso nuovi lotti dai produttori. La priorità di questo sistema è soddisfare la domanda dei clienti, idealmente senza che si verifichino rotture o eccedenze di stock. Il mantenimento di livelli di inventario ottimali è legato agli obiettivi strategici dell’azienda, come l’esigenza di smaltire l’inventario al termine della stagione posizionando i prodotti giusti nei posti giusti. Così facendo si riduce anche il ricorso agli sconti e si vendono più articoli a prezzo pieno.

If inventory replenishment is not optimized then it can lead to overstock

Come funziona il rifornimento dell’inventario?

Per mantenere attività di commercio al dettaglio quanto più possibile snelle e profittevoli, le aziende devono avere un piano di rifornimenti solido e strategico. Questo non solo garantisce che non vi siano interruzioni nelle vendite a causa dell’esaurimento delle scorte ma, riducendo il problema delle scorte eccedenti e mantenendo livelli di inventario ottimali, si riduce anche il capitale operativo.

Grazie al progresso tecnologico, sempre più aziende stanno adottando sistemi di rifornimento automatizzati che sfruttano l’IA per prevedere il fabbisogno, il riordino e il riequilibrio di ogni prodotto. Si ottiene così maggiore efficienza e, nel contempo, si riduce al minimo il lavoro manuale, che è incredibilmente dispendioso in termini di tempo e soggetto a errori.

Metodi di rifornimento dell’inventario

Le aziende retail impiegano diverse strategie e metodologie per assicurarsi che il rifornimento dell’inventario sia efficace ed efficiente. Ecco alcuni dei metodi utilizzati:

Metodo “top-off”

Questo metodo comporta lo spostamento delle merci dai punti vendita al magazzino nei periodi morti. In questo modo si avranno sempre a disposizione ampie scorte nei periodi di picco delle vendite, senza sovraccaricare i punti vendita. Tuttavia, questo metodo non è privo di controindicazioni. Senza una previsione precisa della domanda, il metodo top-off può produrre eccedenze o carenze di inventario, oltre ad aumentare i costi di movimentazione e impedire di rispondere a fluttuazioni inattese della domanda di mercato o stagionale.

Rifornimento periodico dell’inventario

Invece di adeguare continuamente i livelli di stock, alcune aziende preferiscono ripristinare le scorte a intervalli regolari predefiniti. Questo metodo semplifica il processo di rifornimento e lo rende più prevedibile e autonomo. Tuttavia, per essere efficace richiede previsioni affidabili e accurate. Un errore di calcolo nel processo di previsione può determinare prestazioni scadenti nella gestione dell’inventario. La natura rigida di questo approccio comporta il rischio che il rifornimento non sia allineato con la realtà del mercato. Senza un tracciamento in tempo reale, un marchio può trovarsi impreparato a reagire e a capitalizzare sulle evoluzioni e sui cambiamenti della domanda.

Bilanciamento dei livelli di inventario

Il corretto bilanciamento dell’inventario richiede il riequilibrio delle scorte, che comporta la valutazione e l’adeguamento dei livelli di stock a scadenze regolari, in base ai dati di vendita attuali e alle previsioni future. Tuttavia, mantenere questo bilanciamento può rappresentare una sfida per brand e retailer. Avere una quantità di scorte superiore al necessario si traduce spesso in eccedenze di stock, che a loro volta portano a maggiori costi di stoccaggio, necessità di sconti e potenziali sprechi. Sul versante opposto, le rotture di stock (scorte insufficienti) possono causare mancate vendite e indurre i clienti a rivolgersi alla concorrenza, con il rischio che non tornino più indietro.

Previsione della domanda

La previsione della domanda, detta anche forecast, è il processo con cui si anticipa la domanda del cliente sulla base dei dati di vendita storici. Consente alle aziende di prepararsi ad affrontare picchi e crolli delle vendite. Normalmente questo processo comporta l’analisi manuale di fogli di calcolo e dati storici, con il rischio che i fogli di calcolo non tengano conto di una serie di fattori esterni che influiscono sulla domanda di un prodotto, come ad esempio condizioni meteo, eventi, prezzi, promozioni e così via. Creare previsioni accurate della domanda per migliaia di codici di prodotto fra categorie, canali e luoghi diversi, pensando di gestire tutte queste complessità con un foglio di calcolo, è semplicemente impossibile.

Esistono svariati tipi di previsioni che si concentrano su periodi temporali e mercati diversi. Ad esempio, le previsioni macro valutano le grandi tendenze del mercato, mentre le previsioni micro si focalizzano sulla domanda di un prodotto specifico. Inoltre, le previsioni a breve termine individuano l’evoluzione della domanda in un lasso di tempo di settimane o mesi, mentre quelle a lungo termine anticipano la domanda su un arco di più anni.

Quali sono le problematiche del rifornimento dell’inventario?

Senza strumenti di ottimizzazione, le imprese devono affrontare difficoltà sempre maggiori per assicurare un rifornimento appropriato, a causa di svariate pressioni e variabili, fra cui:

  • Domanda inferiore alle attese: sovrastimare la domanda, acquistare quantitativi eccessivi e avere eccedenze di scorte a causa di previsioni della domanda imprecise vincola capitale operativo in prodotti invenduti e poco richiesti che devono poi essere scontati pesantemente per essere venduti e smaltire l’inventario a fine stagione.
  • Spazio limitato in magazzino: lo spazio fisico può essere un limite, soprattutto per le aziende in crescita, imponendo quindi una gestione ottimale degli stock.
  • Trasferimenti costosi fra negozi: allocare e rifornire merci ai punti vendita sbagliati costringe a praticare forti sconti per smaltire le scorte oppure a sostenere costi ingenti per trasferire le merci ad altri negozi, aumentando anche l’impronta di carbonio dell’azienda.
  • Riordinare prodotti con tempi di consegna brevi e lunghi: le aziende di moda sono famose per i lanci di nuovi prodotti a metà stagione. Il riordino deve considerare la capacità a scaffale e la capacità del centro di distribuzione, i tempi di ordine e consegna, i quantitativi minimi e i requisiti di imballaggio. Tutto questo risulta ulteriormente complicato quando si devono gestire assortimenti fortemente stagionali e mode in continua evoluzione.
  • Corretta allocazione iniziale: l’allocazione è la fornitura iniziale di articoli nuovi e stagionali che, se effettuata manualmente, fa quasi sempre riferimento a piani ormai obsoleti. Questa allocazione iniziale deve anche tenere conto dell’idoneità del magazzino e del negozio.
  • Sapere quando rimandare: quando si ha l’assoluta necessità di evitare eccedenze, ha senso trattenere una parte della fornitura. Idealmente questa valutazione deve tenere conto di analisi della domanda, logistica e costi di movimentazione.
  • Ridurre gli sprechi nell’ottica della sostenibilità: se il rifornimento dell’inventario fa sì che l’offerta non soddisfi la domanda, i commercianti si possono ritrovare con scorte eccedenti e sprechi. In una fase in cui sempre più clienti sviluppano una coscienza ambientale, questo è un altro fattore che i brand devono tenere in considerazione. Fra le varie opzioni per ridurre le emissioni di anidride carbonica, ridurre al minimo gli sprechi è uno degli approcci più accessibili ai marchi di moda.

Che cos’è l’ottimizzazione dell’inventario?

L’ottimizzazione dell’inventario è un approccio strategico che le aziende adottano per assicurarsi di mantenere livelli di scorte ideali, riuscendo in tal modo a soddisfare la domanda dei clienti senza cadere in errori quali merci invendute o carenze di prodotti. In sostanza, si tratta di trovare l’equilibrio perfetto, assicurandosi di avere esattamente la quantità di merce richiesta in ogni dato momento, senza sovraproduzione e senza erodere i ricavi.

Quali sono i vantaggi dell’ottimizzazione dell’inventario nel commercio al dettaglio?

Con margini di profitto sempre più risicati e un mercato retail sempre più affollato e ricco di sfide, l’ottimizzazione dell’inventario offre ai brand uno strumento per acquisire un vantaggio competitivo laddove ne esistono pochi. Il panorama del commercio al dettaglio ha visto negli ultimi anni cambiamenti importanti, con una domanda dei clienti in continua accelerazione, una costante attenzione alle iniziative di sostenibilità e il desiderio di nuovi lanci di prodotti all’ultima moda a metà stagione. Tutto questo complica ulteriormente la gestione efficace dell’inventario. Gli strumenti che puntano all’ottimizzazione consentono alle aziende di migliorare i loro risultati finanziari.

Alcuni vantaggi sono: 

  • Ridurre i costi di gestione: assicurandosi di avere solo l’inventario necessario, le aziende di commercio al dettaglio possono abbattere i costi di stoccaggio.
  • Evitare eccedenze di scorte: stock in eccesso vincolano capitali e possono portare a maggiori sprechi. L’ottimizzazione dell’inventario garantisce che lo stock coincida con le vendite.
  • Riequilibrare le scorte: valutando periodicamente le scorte si assicura una distribuzione bilanciata dei prodotti, rifornendo in modo efficiente tutti i canali di vendita.
  • Clienti più soddisfatti: soddisfare le richieste dei clienti si traduce in recensioni migliori, acquisti ripetuti e fedeltà al marchio.
  • Ridurre il ricorso agli sconti: collocando gli articoli più richiesti nei luoghi dove vengono venduti, ci sarà meno bisogno di praticare sconti.
  • Smaltire l’inventario: soddisfacendo la domanda dei clienti, spostando efficacemente le merci da un negozio a un altro punto vendita dove sono più richieste e assicurando che i prodotti giusti siano nel posto giusto, aumentano le probabilità di smaltire l’inventario entro la fine della stagione.

Nell’attuale fase dell’era digitale, i team non si possono permettere di sprecare tempo, denaro e lavoro analizzando manualmente fogli di calcolo o facendo previsioni intuitive. Oggi, sempre più marchi e commercianti di moda stanno adottando soluzioni per l’ottimizzazione dell’inventario, facendo più affidamento sulle capacità dell’IA di prendere decisioni informate, analizzare grandi quantità di dati, prevedere la domanda in modo preciso e soddisfarla.

Assicurati un vantaggio competitivo con una soluzione intelligente per l’ottimizzazione dell’inventario

Una soluzione completa come il nuovo Centric Market Intelligence & Inventory di Centric Software elabora i dati storici dell’azienda insieme ai fattori esterni per prevedere in modo accurato la domanda futura di ogni prodotto, in ogni canale e in ogni luogo. Inoltre, sfrutta l’intelligenza artificiale e l’automazione per ottimizzare l’allocazione, i rifornimenti e i riordini per soddisfare la domanda.

Centric Market Intelligence & Inventory è una soluzione di ottimizzazione dell’inventario studiata per ridurre gli errori più frequenti nella pianificazione dei rifornimenti, nelle previsioni e nell’allocazione, grazie alle capacità evolute dell’IA. La soluzione automatizza e ottimizza l’intero processo, assumendosi il compito di gestire la pianificazione dal momento in cui i prodotti sono in transito. Il rifornimento dell’inventario comincia ottimizzando l’allocazione iniziale delle merci, prosegue con il riordino degli articoli più richiesti, e si conclude con il trasferimento e il rifornimento delle scorte.

Questo approccio non solo velocizza il processo di rifornimento, ma offre anche maggiore precisione in un processo spesso soggetto a errori. Grazie alla maggiore visibilità sulla supply chain offerta dall’unica “fonte della verità” di Centric, le aziende possono tracciare il loro inventario in tempo reale, dal produttore allo scaffale. Utilizzando algoritmi di machine learning, le aziende possono prevedere velocemente l’andamento delle vendite con maggiore precisione, adeguando i livelli di scorte in modo affidabile.

Centric Pricing & Inventory™ sfrutta il pricing predittivo e l’automazione dell’inventario per ottimizzare tutte le fasi del ciclo di vita del commercio al dettaglio. Diversamente da altre soluzioni in commercio, limitate da vincoli dettati da regole rigide o prive di trasparenza, Centric Market Intelligence & Inventory offre previsioni trasparenti che consentono gli utenti di visualizzare e accettare esiti previsti e raccomandazioni. In questo modo la soluzione moltiplica l’effetto del lavoro degli addetti, automatizzando gran parte del lavoro e, di conseguenza, consentendo ai team di gestire molti più prodotti; di fatto, il sistema può automatizzare sia il pricing sia l’inventario per un numero illimitato di codici articolo (SKU) per tutti i canali, Paesi e punti vendita.

Sei pronto a dire addio alle giornate di lavoro passate a scartabellare fogli di calcolo pieni zeppi di codici, dati storici, fattori esterni, capacità dei negozi, tempi di consegna e altro ancora, per sviluppare piani di rifornimento? Accogli una soluzione semplice e intuitiva che consente di ottimizzare l’inventario, ottenere un ROI consistente in tempi rapidi e assicurare all’impresa il vantaggio competitivo di cui ha bisogno nel mercato odierno.